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Locazione a canone concordato: quando conviene e come muoversi

Nel contesto immobiliare, le locazioni a Canone Concordato rappresentano una soluzione vantaggiosa sia per i proprietari che per gli inquilini. Questi contratti, regolati da accordi territoriali tra le associazioni di proprietari e inquilini, mirano a garantire canoni d'affitto più accessibili, stabilizzando il mercato delle locazioni e prevenendo l’eccessivo aumento dei prezzi. Vediamo più da vicino di cosa si tratta e quali vantaggi offre.


ImmoPrime: il canone concordato

Il Canone Concordato è un tipo di contratto di locazione in cui il canone d'affitto è determinato in base a specifici accordi territoriali stabiliti a livello locale. Tali accordi sono il frutto della negoziazione tra le associazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini e si basano su criteri condivisi per garantire che il canone sia equo e accessibile, a seconda della zona in cui si trova l'immobile.

Questo tipo di contratto è stato introdotto per rispondere alla crisi abitativa, rendendo più accessibile l’affitto di immobili e stabilizzando il mercato delle locazioni. L’obiettivo è promuovere una maggiore stabilità abitativa, offrendo vantaggi economici e fiscali ai proprietari che scelgono di aderire a questo regime.


Esistono diverse tipologie di contratti di locazione a canone concordato, ciascuna adatta a specifiche esigenze abitative:

  1. Contratti residenziali a lungo termine: la durata tipica è di 3+2 anni, ovvero tre anni iniziali con possibilità di proroga automatica di altri due, salvo diversa comunicazione.

  2. Contratti transitori: pensati per esigenze temporanee, possono avere una durata massima di 18 mesi.

  3. Contratti per studenti universitari: specificamente pensati per studenti fuori sede, hanno una durata che può variare fino a un massimo di 36 mesi.


Vantaggi Fiscali del Canone Concordato

Uno dei motivi per cui il Canone Concordato è interessante anche per i proprietari è la possibilità di usufruire di importanti agevolazioni fiscali. Le principali includono:

  • Cedolare secca: il regime fiscale che permette di pagare un'aliquota fissa (solitamente al 10%) sul reddito derivante dall'affitto, evitando l’imposta di registro e bollo.

  • Riduzione dell'IMU (Imposta Municipale Unica): in molte città è prevista una riduzione dell'IMU per chi affitta a Canone Concordato.

  • Agevolazioni IRPEF: il reddito imponibile dell'immobile è ridotto ulteriormente, garantendo ulteriori risparmi.

Questi incentivi rendono il Canone Concordato particolarmente interessante per chi possiede immobili da mettere a reddito e vuole garantirsi un’entrata stabile, pur beneficiando di un carico fiscale ridotto.


Come Stipulare un Contratto a Canone Concordato

La stipula di un contratto a Canone Concordato richiede alcuni passaggi burocratici e la verifica di determinati requisiti. Ecco i passaggi principali da seguire:

  1. Consultare gli Accordi Territoriali: ogni comune ha i propri accordi locali che determinano le fasce di prezzo per gli immobili. È possibile trovare queste informazioni sul sito del comune o presso gli uffici competenti.

  2. Documentazione necessaria: è fondamentale raccogliere i documenti necessari per formalizzare il contratto, tra cui:

    • Documenti d'identità e codice fiscale di locatore e inquilino.

    • Planimetrie e schede catastali dell'immobile.

    • Certificazione energetica dell'immobile (obbligatoria).

  3. Registrazione del contratto: la registrazione presso l'Agenzia delle Entrate può essere effettuata tramite cedolare secca, che non prevede costi di registrazione, oppure tramite il regime ordinario, che comporta un costo di 67 euro per l’imposta di registro e ulteriori costi per l’imposta di bollo.


Il recesso da un contratto a Canone Concordato può avvenire nel rispetto dei termini di preavviso indicati nel contratto (generalmente sei mesi), con una comunicazione scritta. In caso di assenza di comunicazione, il contratto si rinnova automaticamente alle stesse condizioni.

Per quanto riguarda il rinnovo, è importante notificare la proroga del contratto all'Agenzia delle Entrate attraverso l’apposita procedura di comunicazione, seguendo le scadenze previste.


Le locazioni a Canone Concordato rappresentano una soluzione vantaggiosa sia per chi cerca una casa in affitto, sia per i proprietari che vogliono mettere a reddito il proprio immobile, beneficiando di agevolazioni fiscali e di una maggiore sicurezza contrattuale.

Per chi desidera esplorare questa opportunità, consultare gli accordi territoriali del proprio comune è il primo passo per orientarsi nel mondo del Canone Concordato e cogliere i vantaggi che esso offre.

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