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L'agibilità per gli immobili ante '67: cosa sapere se sei proprietario

Se possiedi un immobile costruito prima del 1° settembre 1967, potresti chiederti quali siano le normative vigenti riguardo l’agibilità e la regolarità edilizia. Sebbene gli edifici di quell’epoca non fossero soggetti alle stesse regole rigide che esistono oggi, conoscere la situazione legale del proprio immobile è fondamentale, soprattutto in caso di vendita, affitto o richiesta di mutui. Ecco una guida per chiarire i principali aspetti relativi all’agibilità per gli immobili ante '67.


ImmoPrime | L'agibilità per gli immobili ante '67

Prima del 1° settembre 1967, la normativa edilizia in Italia era decisamente meno rigorosa. Le costruzioni erano spesso realizzate senza obblighi di concessione edilizia o permessi specifici, perché mancava una regolamentazione uniforme a livello nazionale. Con l’introduzione della Legge n. 765 del 1967 (Legge Ponte), sono state stabilite nuove regole più stringenti in tema di edilizia, che includevano l’obbligo di ottenere una concessione per costruire e rispettare determinati requisiti urbanistici.

Per gli edifici costruiti prima di questa data, la legge riconosce implicitamente una sorta di "sanatoria storica". Questo significa che tali immobili sono considerati conformi anche in assenza di permessi edilizi, purché non abbiano subito modifiche strutturali rilevanti nel tempo.


Un altro importante passaggio normativo riguarda il Regio Decreto n. 1265 del 1934, che introdusse per la prima volta in Italia il concetto di abitabilità. Questo decreto stabiliva che gli edifici destinati ad uso abitativo dovessero rispettare specifici criteri di sicurezza, igiene e salubrità per essere abitabili.

Il certificato di abitabilità, previsto dal Regio Decreto, doveva essere rilasciato dal Comune e attestava che l'edificio poteva essere utilizzato come abitazione. Tuttavia, prima della Legge del 1967, non esistevano obblighi stringenti in tutto il territorio nazionale per ottenere tale certificato, e in molti casi gli edifici venivano utilizzati senza di esso, soprattutto nelle zone rurali o nei piccoli centri.


Certificato di agibilità: era obbligatorio nel 1967?

No, il certificato di agibilità (ex certificato di abitabilità) non era obbligatorio prima del 1967 come lo è oggi. Questo documento, che attesta che un immobile è conforme alle norme di sicurezza, igiene e salubrità, è stato introdotto in maniera più sistematica solo dopo l’entrata in vigore della Legge del 1967.

Se possiedi un immobile costruito prima di tale data, è probabile che non esista alcun certificato di agibilità, anche se la costruzione potrebbe comunque essere considerata conforme alla normativa dell'epoca.


Pur non essendo stato richiesto al momento della costruzione, in alcune situazioni è consigliabile o necessario ottenere il certificato di agibilità anche per gli edifici costruiti prima del 1967. Ecco i casi più comuni:

  • Ristrutturazioni rilevanti: Se hai apportato modifiche strutturali o impiantistiche significative al tuo immobile, potrebbe essere necessario ottenere l’agibilità per attestare che l’edificio rispetta le normative attuali.

  • Compravendita: Se intendi vendere l’immobile, la mancanza del certificato di agibilità può complicare la transazione. Anche se per legge non è sempre obbligatorio, gli acquirenti potrebbero richiederlo per avere garanzie sulla conformità dell'immobile.

  • Affitto o uso commerciale: In caso di locazione o trasformazione dell’immobile per usi diversi da quello residenziale (ad esempio, uso commerciale), le normative possono imporre il rilascio del certificato di agibilità.


Come richiedere l’agibilità per un immobile ante '67?

Se decidi di ottenere il certificato di agibilità per il tuo immobile, dovrai rivolgerti al Comune di competenza e presentare una serie di documenti che attestino la conformità dell’edificio alle normative attuali. Tra i documenti richiesti potrebbero esserci:

  • Dichiarazione di conformità degli impianti (elettrico, idraulico, riscaldamento), che deve dimostrare la sicurezza degli impianti presenti.

  • Attestato di prestazione energetica (APE), che indica l’efficienza energetica dell’immobile.

  • Documentazione urbanistica e catastale che attesti la legittimità dell'immobile rispetto ai piani urbanistici comunali.

In alcuni casi, potrebbero essere richiesti anche eventuali collaudi statici, soprattutto se l’edificio è stato oggetto di interventi strutturali.


Un immobile ante '67 senza agibilità non è automaticamente in regola o abitabile, ma la mancanza del certificato non invalida la sua esistenza legale. Tuttavia, in mancanza di agibilità, si potrebbero incontrare alcune difficoltà pratiche, come:

  • Problemi nella compravendita: Alcuni acquirenti potrebbero esitare ad acquistare un immobile senza certificato di agibilità, soprattutto se devono accendere un mutuo. Le banche infatti richiedono spesso il certificato per garantire la conformità legale dell’immobile.

  • Sanzioni amministrative: Se l'immobile viene utilizzato in modo non conforme (ad esempio, per attività commerciali), si potrebbe incorrere in sanzioni da parte del Comune.

  • Limitazioni per l’affitto: In alcuni casi, l’assenza del certificato potrebbe impedire di affittare l’immobile o potrebbe creare problemi legali con l'inquilino.


Se sei proprietario di un immobile costruito prima del 1° settembre 1967, è importante capire che, anche se non era richiesto al momento della costruzione, ottenere il certificato di agibilità oggi può garantirti maggiore sicurezza e facilità nelle operazioni future, come vendite o affitti. Rivolgiti a un tecnico qualificato e al tuo Comune per verificare lo stato del tuo immobile e valutare la possibilità di richiedere l’agibilità, soprattutto se hai intenzione di effettuare modifiche o cedere l’immobile.

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